La conoscenza della propria situazione bioritmica può aiutare ad evitare rischi o a programmare per il meglio la vita. I bioritmi possono essere consultati per avere la consapevolezza delle proprie forze e programmare particolari attività in momenti più favorevoli. Ad evitare lavori che richiedono impiego di grandi energie in periodi di fasi sfavorevoli e riservarli per i giorni nei quali i bioritmi entrano in fase alta o, nel caso in cui non siano evitabili, compensare con un aumento dei tempi di riposo quegli sforzi che nelle fasi basse vengono svolti con un costo maggiore di energia vitale.
Qualsiasi cosa noi osserviamo, è sottoposta a mutazioni che si ripetono con processi ciclici. Il giorno e la notte, le stagioni, le maree e tutte le altre manifestazioni non sono che degli esempi di questi ritmi e della loro successione. La struttura dei ritmi fisiologici dell’uomo, non sono che ulteriori esempi di questi processi. Così come alla notte segue il giorno, come al sonno segue il risveglio, alla fase di ricettività dei cicli bioritmici segue una fase di attività: in perfetta alternanza.
Attualmente sono considerati tre cicli denominati bioritmi e suddivisi in ciclo fisico, ciclo emozionale e ciclo intellettuale.
Per cercare di avere una visione immediata di queste fasi sono stati tentati vari metodi di rappresentazione grafica. Attualmente la formula prevalente è quella di una raffigurazione sinusoidale dei periodi, alla maniera delle illustrazioni astronomiche delle fasi lunari: una sinusoide alterna curve alte a curve basse attraversando più volte una linea che riproduce lo scorrere del tempo. La curva alta simboleggia la fase alta, ossia quella positiva e favorevole di attività e di scaricamento dell’energia. Questi sono i momenti di forma ottimale, quando qualsiasi cosa riesce meglio, più naturalmente e con minore fatica. La curva bassa indica la fase negativa e passiva di ricarica. E’ quando il corpo si riposa per procurarsi nuova energia e le attività rallentano perché necessitano di maggiore sforzo. Questo metodo mette inoltre in rilievo i punti di intersecazione con la linea del tempo evidenziando così i giorni di passaggio cosiddetti critici.
Vengono definiti critici il giorno successivo alla conclusione della fase alta, che rappresenta nello stesso tempo l’inizio della bassa ed il giorno zero, termine della fase bassa ed anche inizio di quella alta.
Essi rappresentano i periodi di crisi e di minore forza interna. In questi giorni si è tendenzialmente più esposti a malattie, a variazioni di umore, si è maggiormente inquieti, disperati e meno concentrati.
IL CICLO FISICO
Il ciclo Fisico ha una durata di 23 giorni ed è anche denominato ciclo maschile.
IL CICLO EMOZIONALE
Il ciclo Emozionale, inizialmente denominato ciclo femminile, ha una durata di 28 giorni.
IL CICLO INTELLETTUALE
Il ciclo Intellettuale o ciclo del pensiero ha una durata di 33 giorni.
I giorni critici del ciclo fisico sono più importanti per persone che svolgono lavori pesanti, per persone soggette a malattie o che svolgono attività a rischio. In quei giorni è sconsigliabile fare attività che richiedono particolare impegno di tipo fisico o sottoporsi ad interventi chirurgici perché il rischio di complicazioni post-operatorie è più alto.
I giorni critici del ciclo emotivo sono importanti per persone che svolgono lavori di grossa responsabilità, per innamorati e persone sotto stress emotivo. La forma emotiva riveste particolare importanza in fase di convalescenza. I giorni critici del ciclo intellettuale sono determinanti per persone creative, per chi deve sostenere esami, per chi deve prendere decisioni. Nei giorni critici del ciclo intellettuale si abbassa la capacità d’osservazione, si allungano i tempi di reazione e si allenta la concentrazione. Sono quindi giorni a rischio per incidenti causati da distrazione. La diversa incidenza della fasi, ossia quanto i loro effetti possono essere determinanti, dipendono anche dalla forma fisica, psichica ed intellettuale e dei vari periodi della vita. La stessa persona sentirà in modo diverso la differenza tra il punto più alto e quello più basso in relazione a questi altri fattori. In ogni caso, non va dimenticato che i bioritmi non sono un oroscopo: la conoscenza della situazione bioritmica può aiutarci ad evitare rischi o a programmare per il meglio la vita. Sicuramente non ci dirà né ci assicurerà niente di più.
MARCIANO MASSIMO
Personal & Fitness Trainer
M.tro Pilates e Fitness (csen-coni)
Operatore Massaggio Tecnico Sportivo
Coordinatore corsi CSEN Reg. Lombardia